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Yule o Solstizio d'inverno (21 o 22 dicembre)

Al Solstizio d'Inverno, le Streghe celebrano la rinascita del Dio che riporta calore e fertilità ai cuori dell'umanità. L'antica Usanza accendeva fiaccole e candele per indurlo a uscire dal ventre materno. Oggi è ancora usanza lasciar ardere le candele, o una lampada a olio, sull'altare per tutta la notte. In una leggenda associata a questa festa, il Re Quercia (l'anno che viene) combatte e vince i Re Agrifoglio (l'anno che se ne va). Le Streghe fanno equivalere il Re Agrifoglio a Babbo Natale, vestito rosso e con un ramo d'agrifoglio sul berretto, alla guida di una slitta trainata da otto (gli otto Sabbat) cervi (simboli del Dio cornuto).
Le Streghe immaginano l'albero di Yule come l'albero "dei desideri", nel quale tutti i nostri desideri per l'anno nuovo sono appesiai rami

dell'Universo. Il pino rappresenta la Dea, perché quest'albero non muore nella stagione invernale. Conservate una piccola parte dell'albero per il falò di Yule dell'anno prossimo. La parte più grande dell'albero può servire per tracciare un cerchio magiko esterno, battendo con esso a terra tutto attorno al cerchio per creare una barriera magika attraverso gli anni: oppure, come già detto, la famiglia può tenerlo per usarlo a Calendimaggio.
La ghirlanda è il simbolo della Ruota dell'Anno, e su di essa potete mettere qualcosa che rappresenti le cose che desiderate per la prossima celebrazione di Yule.
Potreste pensare che le Streghe vogliano imitare, nella festa di Yule, il Natale, ma non è così. Neppure gli antichi studiosi cristiani hanno potuto stabilire la data di nascita di Cristo, e poiché la posizione della chiesa era quella di convertire i popoli pagani, la data di nascita del Cristo venne sovrapposta alla precedente festa pagana.

-Tratto da Giovani Streghe di Silven Raven Wolf, Macro Edizioni, 2000

"Hai visto le tue bianche orme sull'erba, bianca signora dell'alba, bianca signora del giorno.
Ti ho vista danzare passando leggera, i capeli stillanti oro, coprendo il prato di fiori."

-Tratto dal "Calendario della Dea"- Macro Edizioni